Trani è nata sotto una buona stella, di quelle grandi e lucenti che decidono la fortuna dei luoghi. Sembra che una stella la illumini ancora oggi e la città brilla di delicatezza e tonalità dolci, quelle che le dona la pietra di Trani.

Non è un caso se Federico II di Svevia fece costruire la sua dimora più importante vicino ad Andria

Il Primitivo accompagna i pasti dei pugliesi da secoli, è il loro vino preferito per il suo carattere deciso e acceso, proprio come l’ indole di questa terra e del suo popolo.

Storia. Cultura. Tradizioni locali. Mescolate al sapore del pesce e ad un bellissimo panorama sul mare, da ammirare Quanto Basta: quanto ne avete bisogno, quanto ne necessità il vostro animo per stare bene.

Le foglie degli ulivi vibrano impercettibilmente con il canto delle cicale, nascoste tra i muretti a secco che racchiudono filari d’uva e prati.

Il tornio che gira, le mani impastate, i camini fumanti. Grottaglie è il paese della ceramica d’artista, dalle forme sinuose e dai colori lucenti.

“C’era una volta Oria fumosa…”: potrebbe iniziare così una storia moderna, con dame e cavalieri e una città dagli antichi splendori.

La stradine di Peschici profumano di Pini d’Aleppo, è il legno dei Trabucchi consumato dal mare che porta in giro il suo odore misto di salsedine ed oriente.

La vita tranquilla di Vico del Gargano si svolge tutta arroccata sul promontorio, affacciandosi con occhio curioso alle acque dell’Adriatico.

Lo scirocco a Locorotondo è una voce che si rincorre per i vicoletti e fa le feste a Largo Bellavista, porta in giro per il borgo le risate dei bambini che aprono le braccia al cielo e giocano a volare, sospinti dal capovento.

Monte Sant’Angelo ha il fascino dei borghi arroccati sulla roccia: paesi minuti e raccolti che custodiscono gelosamente le proprie tradizioni e le proprie credenze popolari.

Ostuni è un punto luce sul verde degli ulivi. Il suo candore salta fuori tra le rocce carsiche delle Murge, tra le pietre composte dei muretti a secco e dei trulli della Valle d’Itria.

Monopoli è. È soprattutto la città che non ti aspetti, dai mille colori lucenti, vivi e gioiosi come i suoi abitanti.

“Questo luogo è stato creato prima del paradiso.”Bisognerebbe avere la sapienza delle onde: testarde ogni giorno si scontrano con gli scogli sapendo che pian piano ce la faranno a smussarli e a lavorarli.

Melpignano è prima di tutto l’orgoglio di un popolo, custode instancabile di un borgo piccolo, semplice, eppure incredibilmente affascinante.

Taviano è la Sanremo del Salento, che vanta nel suo patrimonio di bellezze il titolo di “Città dei fiori”.

Otranto è poesia, poesia che aleggia per le stradine della città vecchia, tra i negozietti d’artigianato e i ristorantini che diffondono per i vicoli i profumi della cucina povera.

Siete mai stati in paradiso? A Nardò penserete di averlo trovato quando per il sentiero scosceso si aprirà davanti a voi la baia di Porto Selvaggio

Maglie è il cuore pulsante della penisola salentina, con l’animo di un adolescente sempre di corsa e sempre in crescita.

Lecce è una città ad anelli concentrici che racchiudono un cuore pulsante: l’antica Lupiae.

Non si può andar via dal Salento senza aver fatto una capatina a Gallipoli, perché questo borgo è un mix di emozioni e sensazioni che nessuno vorrebbe perdere.

Scarpe comode e il passo leggero di chi cammina per conoscere: questo è tutto ciò che serve per scoprire Galatina.

La serra di Pozzomauro abbraccia il piccolo borgo di Presicce, lo protegge dai venti dell’occidente e lo culla regalandogli un clima mite.

Ugento ha l’anima di un’arzilla vecchietta di cui è difficile individuare l’età, i mariti e i dolori.