Può un piccolo borgo essere salvato da un’ idea di tre ragazzi?

E’ quello che è successo a Sant’Angelo di Roccalvecce, in provincia di Viterbo, dove tre cugini hanno avuto la brillante idea di colorare i muri del piccolo borgo con Murales il cui tema avesse il filo conduttore delle fiabe. Ed ecco qui che questo borgo ormai spopolato è diventato Il paese delle fiabe un museo a cielo aperto dell’arte popolare, con un vero  e proprio itinerario artistico composto principalmente da murales, ma anche da  sculture, bassorilievi e  mosaici dove il mondo delle favole si intreccia con la tradizione religiosa e culturale di questo territorio.

“L’intento principale – spiegano dall’associazione –  è quello di riscattare urbanisticamente il piccolo borgo con un progetto a impatto zero (nulla di nuovo è costruito: solo restaurato e abbellito), di rianimare l’economia locale e divenire, inoltre, un punto di riferimento per tutti gli artisti e artigiani della provincia e della regione (scultori, street artist, pittori, lavoratori della pietra, del metallo e del legno)”.

Allora…tutti a Sant’Angelo di Roccalvecce !

Photo: Oscar Martini

Il paese delle fiabe è caratterizzato da un paesaggio collinare e da una vista mozzafiato sulla valle del fiume Tevere, questo antico paese è ricco di storia e tradizioni.

Le origini di Sant’Angelo di Roccalvecce risalgono al periodo medievale, quando il borgo era un importante centro fortificato utilizzato come avamposto difensivo contro le incursioni nemiche. Le strette viuzze lastricate, le case in pietra e i resti delle antiche mura rendono ancora oggi evidente l’importanza strategica di questo luogo.

Una delle attrazioni principali di Sant’Angelo di Roccalvecce è sicuramente la Chiesa di Sant’Angelo, un edificio sacro risalente al XIII secolo che conserva al suo interno affreschi e opere d’arte di grande valore storico e artistico. Il campanile della chiesa domina il panorama circostante, offrendo una vista spettacolare sulla campagna viterbese e sulle montagne che circondano il borgo.

Durante il periodo estivo, Sant’Angelo di Roccalvecce si anima di feste e sagre tradizionali, dove è possibile assaporare i piatti tipici della cucina locale e partecipare a manifestazioni culturali e ricreative. Tra le specialità gastronomiche da non perdere ci sono i tortelli ricotta e spinaci, le fettuccine al cinghiale e i dolci a base di castagne, prodotte nelle vicine foreste di castagni.

Gli amanti della natura e del trekking troveranno a Sant’Angelo di Roccalvecce numerosi sentieri immersi nella natura incontaminata, che conducono a antichi borghi abbandonati, testimonianze di un passato ricco di vicende storiche. La quiete e la tranquillità di questo luogo rendono Sant’Angelo di Roccalvecce un’oasi di pace e serenità, ideale per chi desidera staccare dalla frenesia della vita quotidiana eriposare in un ambiente rilassante e autentico.

Infine, Sant’Angelo di Roccalvecce è anche un punto di partenza ideale per visitare altre località di interesse nelle vicinanze, come il Parco dei Mostri di Bomarzo, il Lago di Bolsena e il borgo medievale di Civita di Bagnoregio, conosciuto anche come “la città che muore”.

In conclusione, Sant’Angelo di Roccalvecce è un luogo incantevole che conserva intatta la sua atmosfera d’altri tempi, regalando ai visitatori un’esperienza unica e indimenticabile. Un tuffo nella storia, nella cultura e nella bellezza del territorio laziale, che conquista il cuore di chi decide di scoprirlo e di lasciarsi affascinare dalla sua autenticità.