Luogo

Uggiano la Chiesa
Uggiano La Chiesa, LE, Italia
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Data

18 Mar 2019 - 19 Mar 2019

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Regione Puglia

Tavole di San Giuseppe a Uggiano la Chiesa

In Salento, in particolare ad Uggiano la Chiesa, la festa di San Giuseppe è molto sentita: antichissima è infatti la tradizione delle tavole di San Giuseppe.

Le Tavole di San Giuseppe sono preparate senza tralasciare nulla al caso da parte di chi ha ricevuto o chiede una grazia al santo. Su candide tovaglie si pone al centro l’immagine di S. Giuseppe e, per ogni commensale, si prepara un caratteristico pane a forma di ciambella con impressi i simboli dei santi che ognuno rappresenta.

Infatti, alla tavolata i commensali, che devono essere sempre in numero dispari (da tre ad undici), rappresentano la Sacra Famiglia e i santi a loro più vicini: a dirigere i pasti, scanditi dalle immancabili preghiere, è il capofamiglia che impersona San Giuseppe con il suo bastone.

Tutta Uggiano la Chiesa partecipa a questo rito, con le strade animate da un continuo via vai di persone che visitano le tavolate, portando via il classico pacino (piccola pagnotta di pane).

L’usanza cerimoniale pone le sue radici nel Medioevo, quando la ricorrenza aveva anche dei risvolti sociali, visto che era un’occasione per i poveri del paese di accedere ad un banchetto offerto dai signori feudali.

In questi paesi del Salento, il rito prevede che venga imbandita una tavola lunga circa 40 metri, intorno alla quale siede la Sacra Famiglia insieme a dieci Santi, tra cui ad esempio, Sant’Anna, San Filippo e Sant’Agnese, interpretati da alcuni devoti.

Ci possono essere delle varianti, purché il numero dei commensali sia sempre dispari. San Giuseppe siede a capotavola e scandisce il susseguirsi delle portate, così come l’inizio e la fine del pasto, attraverso l’uso di un bastone che viene battuto per terra. Durante tutta la cerimonia sono recitate le preghiere.

Sono nove le pietanze che fanno parte della tradizionale Tavolata, e che hanno un particolare significato: la pasta con ceci (in dialetto “la massa” o “vermiceddhri” o ancora “ciciri e tria”) che rappresenta i colori del narciso; i lampagioni (sono dei cipollotti) sott’olio o sott’aceto, simbolo del passaggio dall’inverno alla bella stagione; il pesce fritto che ricorda Gesù; il cavolfiore che simboleggia il bastone fiorito di San Giuseppe; le ‘ncartiddate (dolci salentini tipici ricoperti di miele) simbolo delle fasce di Gesù Bambino ed infine lo stoccafisso che, secondo l’antica cultura contadina, è il cibo delle grandi occasioni.

Ancora oggi in questi paesi la Festa di San Giuseppe è un’occasione per svolgere attività collettive: la preparazione dei cibi, tutti di produzione artigianale e l’allestimento delle tavole e delle sale sono un momento condiviso da giovani e anziani, che danno vita ad un’intrisa atmosfera di magia, cultura e tradizione, tangibile dai visitatori il 18 e il 19 marzo, giorno della vigilia e della festa.

La Festa di San Giuseppe è molto sentita anche il altri comuni del Salento come: Giurdignano, Cocumola, Minervino di Lecce, Giuggianello e San Cassiano.

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