La Festa patronale dei Santi Apostoli Filippo e Giacomo

I festeggiamenti in onore dei SS. Apostoli Filippo e Giacomo sono tra i più rinomati dell’intero meridione d’Italia e rappresentano per Diso un insieme di storia, tradizione, arte e, soprattutto, identità ed orgoglio di popolo.
È difficile definire la genesi di questo ferreo connubio tra i due Apostoli e la Comunità di Diso in quanto lo stesso si perde nei meandri del tempo, segnato da storia e leggenda in un arcano e fascinoso mix di sacrale adorazione e mistica credenza. La sola realtà che traspare è che di anno in anno aumenta la venerazione verso i due Apostoli ed esponenzialmente cresce anche una sorta di voglia di identificazione con questi Martiri della Fede, le cui icone campeggiano in ogni dove, esposte, con vero e proprio orgoglio, al ricordo e alla venerazione.
La tradizione più comune afferma che San Filippo morì crocifisso a Gerapoli, all’età di 87 anni. Le sue reliquie sarebbero state trasportate a Roma e composte insieme a quelle di San Giacomo nella Basilica dei SS. Apostoli e questo, dunque, sarebbe il motivo per cui la Chiesa festeggia da sempre unitamente i due Santi.
La Festa liturgica dei Santi Filippo e Giacomo, quindi, nel passato si celebrava il primo maggio, giorno in cui nella Basilica romana si svolgeva la solenne cerimonia dell’Ostensione delle Reliquie. È proprio questo giorno che Diso sceglie per i festeggiamenti dei suoi Santi Patroni, mantenendo tale data anche quando nel lontano 1889, con la delibera di un congresso internazionale, il 1° maggio fu proclamata “Festa del Lavoro”.
Con l’istituzione della Festa di S. Giuseppe lavoratore, fissata al 1° maggio nel 1955, la Festa Liturgica dei due Apostoli fu poi spostata all’11 maggio (nel Martirologo Romano: “Il natale dei beati Filippo e Giacomo, Apostoli”) e ancora al 3 maggio, data in cui ancora oggi la Chiesa festeggia i SS. Filippo e Giacomo.
Se tradizione, dal latino tràdere, significa trasmettere qualcosa a qualcuno, è facile affermare che il primo punto fermo da cui si origina la tradizione della Festa dei Santi di Diso si identifica proprio nella volontà di mantenere fissa la data dei festeggiamenti al 1° maggio, a dispetto delle varie modifiche e spostamenti voluti dalla Chiesa.
Altro elemento che ha contribuito a rendere questa Festa una secolare tradizione è stato di sicuro il voler seguire fedelmente, e forse inconsapevolmente, il celebre detto di San Giacomo nella Sua Lettera Cattolica: “la Fede senza le opere è morta”.
Ed ecco allora le opere: imponenti luminarie, armoniosi fuochi pirotecnici e rinomate bande… bancarelle variopinte e allegre giostre… e ordito di luci e colori… miscela di profumi e sapori che trasformano la tranquilla cittadina in un grande spettacolo a cielo aperto, allestito ogni anno con sacrificio dall’attento comitato e che richiama devoti, appassionati ma anche semplici curiosi dai luoghi più svariati d’Italia. Non esclusive opere di carità, ma comunque opere per dimostrare l’attaccamento alle proprie origini e alla fede verso i Santi Protettori; opere maestose atte a render sempre più rinomato il nome di Diso e, allo stesso tempo, a divulgare sempre più l’esempio dei Santi Filippo e Giacomo accrescendone il culto e la devozione!
Una Festa Civile grandiosa che però affonda le sue origini e si riconosce soprattutto attraverso i fondamentali momenti di culto come l’intronizzazione delle statue con l’inizio del solenne novenario del 21 aprile, la solenne Processione e la solenne Celebrazione Eucaristica del 1° maggio e tanti altri momenti di incontro spirituale che si protraggono per tutto il mese di maggio e per l’intero anno, perché la Festa dei Santi ha varie edizioni ma è una sola Festa… non ha un inizio o fine definiti, ma continua ad essere presente nel cuore e nella vita dei disini con un ciclo continuo come quello delle stagioni: lento, costante e sempre uguale nel suo ripetersi… diverso ed emozionante in ogni sua stagione… vissuto ogni anno con crescente consapevolezza e maggior fervore!