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Gubbio, Umbria: La Città di Pietra dove il Medioevo non è mai finito

23 Dicembre 2025

Se esiste un luogo capace di trasportarvi istantaneamente nel XIII secolo senza bisogno di una macchina del tempo, quel luogo è Gubbio. Per noi amanti dei tesori nascosti su I borghi d’italia.com, Gubbio rappresenta l’essenza stessa della nobiltà umbra. Arrampicata sulle pendici del Monte Ingino, questa “Città di Pietra” stupisce per la verticalità delle sue architetture e per quell’atmosfera solenne che solo i borghi più autentici sanno conservare. Ma Gubbio non è solo una meraviglia visiva; è una città che vive di tradizioni ancestrali e che custodisce un primato decisamente bizzarro.

🎭 La Patente dei Matti: Il Rito della Fontana del Bargello

Gubbio è universalmente conosciuta come la “Città dei Matti”. Ma attenzione: in questo contesto, la “follia” non è intesa come una patologia, bensì come quell’imprevedibilità, ironia e genialità tipica degli eugubini.

Se desiderate ufficializzare il vostro lato più estroso, Gubbio vi offre la possibilità di ottenere una vera e propria “Patente di Matto”. Come fare? Il rito è preciso e deve essere celebrato davanti alla celebre Fontana del Bargello, un gioiello del XVI secolo situato nel cuore del centro storico.

Ecco cosa prevede la tradizione:

  • Bisogna compiere tre giri completi di corsa intorno alla fontana.
  • Si deve essere battezzati con l’acqua della fontana stessa.
  • Il rito deve avvenire alla presenza di un cittadino di Gubbio che funga da testimone e richieda il diploma per voi.

È un’esperienza che attira migliaia di visitatori ogni anno, desiderosi di portare a casa un pezzetto di quell’energia vibrante che si respira durante la famosa Corsa dei Ceri.

🧭 Perché Visitare Gubbio Oggi?

Oltre alla sua goliardia, Gubbio offre un patrimonio artistico senza pari. Dal Palazzo dei Consoli, che domina la scenografica Piazza Grande (una delle piazze pensili più grandi d’Europa), fino alle antiche Tavole Eugubine, sette lastre di bronzo che costituiscono il più importante testo rituale dell’antichità italica. Passeggiare per Gubbio significa perdersi tra botteghe di ceramica d’arte e laboratori di lavorazione del tartufo, il re della tavola locale.


La Curiosità Nascosta di Gubbio

Una delle caratteristiche architettoniche più affascinanti e misteriose che potrete notare passeggiando per le vie strette di Gubbio è la presenza della cosiddetta porta del morto. Se osservate attentamente le facciate delle antiche case medievali noterete spesso accanto alla porta principale una seconda apertura più stretta e situata a un livello leggermente più alto con la soglia che non tocca il piano stradale. Per secoli si è creduto che queste porte venissero aperte esclusivamente per far passare il feretro del defunto fuori dalla casa e che venissero murate subito dopo per impedire alla morte di rientrare nell’abitazione. Tuttavia gli studi storici e architettonici più recenti suggeriscono una spiegazione molto più pratica legata alla sicurezza del tempo. In epoca medievale queste porte venivano utilizzate per accedere ai piani superiori tramite scale di legno che venivano ritirate durante la notte per difendersi dalle incursioni e dai malintenzionati lasciando la casa isolata e protetta. Questa particolarità visiva conferisce alle strade di Gubbio un aspetto unico ed enigmatico che continua a alimentare leggende e storie di fantasmi che rendono il borgo ancora più suggestivo agli occhi dei viaggiatori moderni.


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