Il Ricetto di Candelo: Quel “Caveau” Medievale che Custodisce l’Anima del Piemonte
Se esiste un luogo in Italia dove il tempo non è solo una linea, ma una dimensione fisica in cui camminare, quel luogo è il Ricetto di Candelo. Per noi che raccontiamo i borghi più belli della nostra Penisola, Candelo non è solo una meta: è un paradosso architettonico sopravvissuto intatto per secoli.
Incastonato nella provincia di Biella, questo borgo non è nato come un castello residenziale né come un semplice villaggio di contadini. Il Ricetto è un unicum europeo, una struttura fortificata nata per proteggere non le persone, ma la ricchezza più preziosa del Medioevo: i frutti della terra.
🍷 Una Cassaforte di Pietra e Ciottoli
Passeggiando tra le sue “rue” (le tipiche stradine interne), si percepisce immediatamente che la pianta del borgo è diversa da qualsiasi altra. Qui le case, chiamate cellule, non avevano né camini né cucine. Erano veri e propri contenitori progettati per conservare il vino, il grano e le granaglie durante i periodi di assedio o di instabilità.
Oggi, il Ricetto di Candelo è un labirinto di fascino dove le botteghe artigiane e le cantine storiche hanno preso il posto delle antiche derrate, ma lo spirito del luogo – quello di una comunità che si proteggeva attraverso il proprio lavoro – è rimasto vibrante tra i ciottoli di fiume che pavimentano le vie.
🛡️ Perché Candelo è Diverso da Tutti gli Altri Borghi?
A differenza di molti altri ricetti piemontesi che sono stati inglobati dalle abitazioni moderne o demoliti, quello di Candelo è arrivato a noi con una conservazione vicina al 100%. È una capsula del tempo protetta da mura poderose e torri angolari che, ancora oggi, sembrano pronte a sfidare i secoli. Per chi scrive di borghi da trent’anni, Candelo rappresenta la “misura aurea” della conservazione storica italiana.
🧐 La Curiosità Nascosta di Candelo
C’è un dettaglio tecnico che svela quanto fosse avanzata la mentalità dei costruttori di questo borgo nel quattordicesimo secolo e riguarda la gestione del vino all’interno delle cellule. Poiché il vino era il bene più prezioso e delicato, i costruttori progettarono le pareti del piano terra con uno spessore enorme utilizzando esclusivamente ciottoli di fiume disposti a spina di pesce per garantire un isolamento termico naturale perfetto e costante durante tutto l’anno. La vera particolarità però sta nel fatto che le porte di queste cellule erano dotate di serrature talmente complesse e massicce che la chiave di ogni proprietario era considerata un vero e proprio simbolo di status sociale e veniva tramandata di padre in figlio come l’eredità più importante della famiglia. Questo sistema di sicurezza era così efficiente che nonostante le numerose invasioni straniere subite dal territorio biellese nei secoli il cuore del Ricetto non venne quasi mai forzato mantenendo le scorte alimentari e il vino al sicuro mentre il resto della regione subiva saccheggi devastanti.
Candelo è la dimostrazione che l’Italia non smette mai di stupire chi sa guardare oltre la superficie.
Ultimo Aggiornamento:
18 Dicembre 2025
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